La placca dentaria si accumula sui denti indipendentemente dalla quantità di cibo ingerita. Un piccolo snak o un pasto a 6 portate non fanno nessuna differenza: formano entrambi la stessa quantità di placca batterica. Anche per questo motivo è utile avere una buona igiene alimentare prima che dentale. Avere l'abitudine a snak, dolci o caramelle fuori dai pasti principali, senza lavarsi i denti ogni volta per questione di praticità, espone i denti all'azione della placca dentaria. Anche le bibite contenenti zucchero alimentano il metabolismo dei batteri della placca a produrre acidi che distruggono i tessuti dentari. Tra tutti i momenti del giorno, il più importante è quello prima di coricarsi. Durante la notte il flusso salivare diminuisce così come i movimenti di lingua e guance, creando le condizioni migliori per la proliferazione dei batteri della placca.*

L'elevata frequenza dell'assunzione di cibo aumenta la probabilità di carie (10). Mangiare spesso diventa nocivo in quanto si espongono a lungo i tessuti orali alla presenza dei residui alimentari. Inoltre più spesso si ingerisce cibo, meno è probabile che si disponga al momento degli idonei mezzi per una corretta igiene orale. Ogni volta che si beve un caffè, si mangia uno snack o una caramella, zuccheri e carboidrati stimolano il metabolismo dei batteri della placca a produrre acidi lesivi per i denti. Anche cibi o bevande acide se ingerite spesso senza una corretta igiene orale possono intaccare lo smalto dei denti. Ogni volta che si mangia o beve qualcosa che non sia acqua, è opportuno lavarsi i denti. Mangiare dolci a fine pasto se poi ci si lava i denti non è un problema. Al contrario è un problema mangiare qualcosa e lasciare i denti sporchi per ore. E' virtualmente vero che l'importante sia avere un igiene corretta, ma se si è abituati a snack e caramelle varie, diventa praticamente impossibile lavarsi i denti ogni volta.*

Tra dente e dente è dove insorge la grande maggioranza delle carie e dei problemi dentari. Questo è perchè, quella interdentale, è una zona dove, se non viene passato il filo interdentale, niente riesce a rimuovere efficacemente la placca presente. Tutte le altre superfici dei denti sono sottoposte ad autodetersione per frizione con i denti antagonisti, le guance, le labbra e la lingua. Questa ovviamente non è efficace, ma è una condizione migliore. Tra dente e dente, gli unici mezzi in grado di rimuovere la placca sono il filo interdentale o lo scovolino. Un buon spazzolino è importante e l'adozione dello spazzolino elettrico generalmente migliora di molto tutti gli indici di igiene orale (11, 12). Il tipo di dentifricio usato ha una certa influenza, ma è di marginale importanza se si considera quanto siano rilevanti i fattori che determinano la rimozione fisica della placca.*

E' indispensabile e insostituibile, eccezion fatta in condizioni particolari dove deve essere usato lo scovolino in quanto il passaggio del filo è ostruito (ad es. nei ponti protesici). L'idropulsore non è un alternativa efficace in quanto determina una rimozione incompleta della placca interdentale. I colluttori, nonostante quanto suggerito dalle varie reclamizzazioni, non determinano una valida rimozione della placca, tantomeno a livello interdentale.*

Gli zuccheri stimolano i batteri della placca a produrre gli acidi che distruggono i tessuti dentari creando la carie. Se assunti prima di andare a dormire si espongono i denti all'aggressione cariosa nel momento in cui le difese sono più basse. Durante il sonno infatti diminuiscono i movimenti della bocca e la salivazione che normalmente contrastano lo sviluppo della placca. Che assumere zuccheri sia dannoso solo se fatto di continuo è vero solo parzialmente perchè dipende molto anche dalla relazione tra assunzione e igiene orale. Mangiare zuccheri prima dei pasti è ininfluente ai fini della salute orale, al massimo si corre il rischio rovinare l'appetito!*

Il sanguinamento gengivale è altamente indicativo di uno stato infiammatorio gengivale, ovvero di una gengivite. Una gengiva sana non sanguina se spazzolata o se viene passato il filo interdentale. Il sanguinamento al passaggio del filo interdentale o allo spazzolamento sono indicativi di una situazione di ristagno di placca dentaria che crea infiammazione. Questo può essere dovuto o a una scorretta igiene o alla presenza di carie, tartaro o di una condizione anatomica sfavorevole che va risolta dal dentista. Il sanguinamento gengivale come manifestazione unica di una patologia grave è una possibilità estremamente remota. Spesso i pazienti interpretano il sanguinamento gengivale al passaggio del filo interdentale molto negativamente, interpretando l'uso del filo come lesivo quando invece è solo la testimonianza del fatto che la gengiva in quel punto, ovvero tra dente e dente, è infiammata e necessita di una pulizia più frequente.*

Escludendo motivi alimentari, l'alitosi è uno dei sintomi più comuni legati a problemi dentali. Carie, gengiviti, tasche parodontali, denti del giudizio in disodontiasi etc, sono tutte cause possibili. Problemi di altra natura come reflussi esofagei, o infezioni sinusali, faringee o broncopolmonari, possono anch'essi determinare alitosi ma non sono cause altrettanto comuni.*

Il tartaro determina condizioni batteriologiche che vanno a ledere irreversibilmente i tessuti di supporto dei denti (legamento, osso, gengiva) ovvero il parodonto. Con quale rapidità si formi dipende dalle caratteristiche individuali del paziente. Per questo motivo si deve realizzare un programma di mantenimento dell'igiene orale individuale.*

La placca dentaria è un insieme di proteine salivari, residui alimentari e batteri che aderisce ai tessuti duri dei denti. Non è costituita solo da residui alimentari, ma anche da proteine salivari e da batteri che si sviluppano in forme sempre più nocive col passare del tempo. La parte più esterna del dente si chiama smalto ed è il tessuto più duro e mineralizzato dell'organismo (97% inorganico)*

Il tartaro danneggia i tessuti parodontali tramite un meccanismo di lesione batteriologica, non meccanica. L'igiene orale è comunque solo una parte di ciò che è opportuno fare per tenere sotto controllo la propria salute orale. Una volta l'anno è necessario fare una visita clinica di controllo che comprenda anche un esame radiologico.*